“Lo spaccio del Serraglio si è spostato qui”: 500 firme per chiedere sicurezza tra la stazione centrale e piazza San Marco VIDEO


Cinquecento firme raccolte in appena tre giorni per chiedere al sindaco e alla Prefettura interventi a tutela della sicurezza e della vivibilità della zona di piazza San Marco. Residenti e commercianti denunciano una situazione di degrado e micro-criminalità: dopo l’intensificazione dei controlli delle forze dell’ordine al Serraglio, lo spaccio di droga si è spostato alla stazione centrale, in via Tiepolo, viale Vittorio Veneto e zone circostanti. Tra i sottoscrittori c’è anche il giudice civile Ada Mazzarelli, che abita nella zona assieme al marito, il sostituto procuratore Antonio Sangermano.
Una delle promotrici della petizione, Gaia Gozzi, racconta un aneddoto significativo: un bambino di nove anni che per la prima comunione riceve un binocolo e anziché osservare il panorama, lo punta in strada e richiama l’attenzione della nonna, perchè ha assistito allo spaccio di droga.


“I firmatari, residenti e i negozianti – è scritto nella petizione – richiedono un intervento immediato e risolutivo da parte delle autorità, al fine di rendere vivibile ai cittadini l’area insediata dalla delinquenza, attualmente luogo pericoloso per la pubblica incolumità. Facciamo tutti presente che quotidianamente dobbiamo confrontarci con alcolizzati, drogati, spacciatori, ladri, nomadi e prostitute”.
Due locali della zona, il bar Tiepolo e il Caffè Capecchi, hanno deciso di chiudere già dal pomeriggio per motivi di sicurezza.


Nella petizione si chiedono interventi precisi: la rimozione delle aiuole nei pressi della Coop di piazza San Marco, usate come nascondiglio da alcolizzati e drogati, che spesso rivendono merce rubata all’interno del supermercato per comprarsi dosi o bottiglie; il divieto di apertura di market etnici “rivelatisi spesso ricettacoli di criminalità”, e il timore è legato anche alla possibile apertura di un kebab vicino al negozio Paperbook di viale Vittorio Veneto. Tra le richieste c’è anche quella di una migliore illuminazione della zona e un pattugliamento maggiore da parte di polizia municipale e forze dell’ordine, con un’attenzione particolare dedicata ad alcuni negozi che si sospetta possano coprire attività illecite come lo spaccio. Infine si chiede alla questura di continuare ad utilizzare lo strumento dei fogli di via nei confronti di soggetti che vengono a Prato per drogarsi o per commettere reati.

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bob
bob
8 anni fa

O la ghigliottina o la galera a pane ed acqua e spaccare pietre per qualche decennio. Punto.

io
io
8 anni fa

Sindaco, dove sei???
Va tutto bene vero???
Fare qualcosa è chiedere forse troppo???
Ah, dimenticavo è tutta colpa di Milone, che si inventa i problemi. A Prato va tutto bene, isola felice…. si ma della CRIMINALITA’

Mariotempe
Mariotempe
8 anni fa

C e’ un solo rimedio che i politici non vogliono adottare i cittadini onesti lo sanno tutti . Indovinate

elia21
elia21
8 anni fa

ma che c entra il sindaco?? la sicurezza è competenza dello Stato..

Duilio
Duilio
8 anni fa

Ma se a rispostarli da lì, poi ritornano al serraglio?????