Casa Pound ricorda al Castello i morti repubblichini e subito infuria la polemica con Left Lab

Spuntano una corona d’alloro e uno striscione al Castello dell’imperatore in ricordo dei repubblichini morti dopo la liberazione di Prato ed è subito polemica: non si è fatta attendere la denuncia di Left Lab dopo che le associazioni di destra Casa Pound ed Etruria 14 hanno commemorato, tra il 7 e l’8 settembre, le persecuzioni ai danni dei “camerati”.
“Oggi CasaPound Italia e Etruria 14 – chiariscono nel profilo Facebook di Etruria 14 – hanno deposto una corona di fronte al Castello dell’Imperatore, dove il 7 settembre 1944 un gruppo di partigiani guidati da Marcello Tofani trucidò un numero ancora imprecisato di persone. Di questa storia non se ne parla nei libri di storia. Questa è una storia che negli ultimi due anni non ha suscitato nessuna parola di commiato da parte dell’amministrazione comunale. Così oggi ci abbiamo pensato noi”. In particolare, lo striscione recava scritto: “7-9-44: Prato non dimentica gli eccidi dei liberatori” firmato “I camerati”.

Sempre dai social è arrivato lo sdegno dell’associazione di sinistra Left Lab: “È inaccettabile – scrivono – sul proprio profilo che in una città medaglia d’argento al valore della Resistenza si possa assistere a queste scene aberranti e non è più sostenibile il silenzio delle istituzioni. Spesso si pensa che non prendere mai una posizione su certe questioni sia meglio “per non dare importanza” a questi piccoli e sparuti gruppi sconfitti dalla storia”. Noi pensiamo esattamente il contrario e diciamo basta a una deriva che permette a fascisti di ogni tipo di aprire i propri covi in centro storico e di manifestare liberamente per le strade con parole d’ordine che calpestano la nostra storia, i nostri valori e che inneggiano alla violenza”.